Sì hai capito bene, potrà sembrarti un paradosso, ma studi in letteratura hanno dimostrato come, a seconda della componente scelta (semi o polpa) e del grado di maturazione del frutto stesso, la carruba può avere effetti benefici contro disturbi gastrointestinali come la diarrea e la stipsi.
Nello specifico, la farina di semi di carruba, grazie alla sua capacità di assorbire grandi quantità di acqua, viene impiegata come rimedio naturale nel trattamento della diarrea.
I disturbi gastrointestinali come la diarrea possono essere apportati infatti anche da batteri esterni al nostro organismo. Nel suo studio, Guggenbichler (1) spiega come una soluzione del 2% di carruba è in grado di bloccare l’aderenza del batterio E.coli su alcune cellule dell’epitelio intestinale.
Stando ad altri studi, inoltre, le infezioni gastrointestinali da E.coli enterotossigeno (ETEC) sono spesso causa di diarrea secretoria nei bambini di età inferiore a 5 anni. A tal proposito, un trattamento con estratti di foglie di Ceratonia siliqua L. può inibire la proliferazione di E.coli in maniera analoga all’azione svolta dall’antibiotico battericida di natura sintetica.
E per la stipsi? Anche per questo disturbo è stato dimostrato come estratti acquosi maturi di polpa di carruba favoriscono l’accelerazione del processo di transito gastrointestinale fungendo da lassativo naturale.
Importante sottolineare come lo stadio di maturazione della carruba giochi un ruolo fondamentale nella risoluzione di tali disturbi. Se gli estratti acquosi infatti provengono da un carrubo immaturo finiscono per svolgere al contrario un’azione principalmente astringente nel tratto gastrointestinale.
Bibliografia
- Guggenbichler JP. Adesione di enterobatteri nella diarrea infantile e sua prevenzione. Infezione.1983; 11:239–242. doi: 10.1007/BF01641209.
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